di Marcello Cabriolu
Ph: Durdica Bacciu
Ph: Durdica Bacciu
Il Nuraghe Oes risulta già conosciuto sin dal 1800, per via di stampe dell’epoca, ed è costituito da una torre arcaica veramente originale. Se dall’esterno la torre principale colpisce per le sue dimensioni notevoli, la visita all’interno spiega il perché i costruttori la resero così massiccia: è costituita da un'unica tholos e i livelli interni (ammesso che ci fossero) vennero realizzati tramite solai lignei che sfruttavano riseghe e fori nelle strutture murarie.
All’interno della massa muraria si sviluppa la scala che, partendo dal primo livello, raggiunge il secondo e di seguito anche il terzo, incrociando con i corridoi che vanno dalle aperture verso la grandiosa sala. La (presunta) seconda fase edilizia - in quanto la struttura non è mai stata fatta oggetto di scavo ma solo di misurazioni e constatazioni - è inquadrabile con l’erezione delle due torri minori a ENE e a SSE e della cortina muraria che le assembla formando un cortile.
Il percorso concavo – convesso della cortina muraria presenta due lunghi ingressi a corridoio architravato, aperti in direzione SE e N, tali quasi da suggerire che questa fosse in realtà la parte più arcaica della struttura, simile a un protonuraghe coi corridoi passanti. Alcuni studi individuano, oltre al villaggio collocato aldilà della linea ferroviaria, una Tomba dei Giganti in prossimità del Nuraghe, mentre in direzione SE, a circa 150 mt, una struttura a megaron.
Come arrivare:
Dalla stazione ferroviaria di Torralba (raggiungibile dalla SS 131 - svincolo per Torralba al km 173,2), si procede a piedi parallelamente alla linea ferroviaria, per circa 700 metri, sino a giungere al nuraghe ben visibile da lontano.
Testi per approfondire:
A. Lamarmora, Voyage en Sardaigne ou description statistique, physique et politique de cette ile avec des recherches sur ses production naturelles et ses antiquités, II (antiquités), Parigi, Torino, A. Bertrand, J. Bocca, 1840, pp. 63-66;
G. Lilliu, I nuraghi: torri preistoriche di Sardegna, Cagliari, La Zattera, 1962, pp. 169-172;
M.L. Ferrarese Ceruti, "Tipi e forme di porte e finestre nei nuraghi", in Atti del XIII Congresso di storia dell’architettura (Sardegna), I, Roma, 1966, pp. 101-118: 109;
L. Foddai, "Il nuraghe Oes di Giave: nuovi dati sull'architettura nuragica", in Sardinia, Corsica et Baleares Antiquae: International journal of archaeology, II, 2004, pp. 43-56.
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