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Associazione ArcheOlbia
Promozione e Valorizzazione dei Beni Culturali

Guida turistica - Accompagnatore turistico - Attività didattiche - Corsi di formazione - Progettazione di attività culturali

ArcheOlbia
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“Aprire il passato significa raccontarlo. Alla comunità scientifica sì, ma soprattutto alla comunità dei cittadini cui il lavoro degli archeologi e, più in generale, degli operatori dei beni culturali deve rivolgersi.”.

domenica 19 febbraio 2017

Sardegna e il suo carnevale dalle mille sfumature - Parte III - Intervista Krampus Macomer 2017

di Durdica Bacciu
Intervista: Marcello Cabriolu
Video: Durdica Bacciu


Sardegna e il suo carnevale dalle mille sfumature - Parte III - Intervista alla Presidente del gruppo Krampus proveniente da Naturno - Trentino Alto Adige e di sfilata a Macomer in occasione del "Carrasegare in macumere" - Sabato 18 febbraio 2017 ore 17 presso il Centro Storico.
Qui riportiamo parti dell'intervista, per vedere l'intervista intera cliccare questo link
Sfilata dei Krampus a Macomer - ArcheOlbia DocuLab 2017 - 18.02.17


  

durdica bacciuD. La maschera quando esce?  Che cosa festeggia?
R. La nostra maschera esce il 5 Dicembre e accompagna san Nicolò che porta dei doni ai bambini bravi, dentro a dei sacchetti rossi, mentre noi ci occupiamo di quelli che hanno fatto meno da bravi durante l'anno.

D. Come si compone la maschera? Di cosa è fatta?
R. Più che altro è di legno con le corna di diverse bestie, non tutte le corna sono vere, qualcuno le porta vere, qualcuno no per problemi di peso. Che tipo di legno è questo? Questo è legno di Pino che viene lavorato da persone che si sono specializzate in questo (nel fare le maschere). Non le facciamo noi, le ordiniamo dall'Austria.

durdica bacciu
D. Il resto dell'abito come viene fatto?
R. Con cinghiale e il suo è diverso, di capra. Può essere diviso in tre pezzi oppure intero. Le campane che vedi servono per fare rumore e per spaventare i bambini. Altre pelli possono essere marmotta o castoro, animali che vivono vicino all'acqua.
D. Quindi mi diceva che uscite il 5 Dicembre, che tipo di rituale fate?
R. Il rituale è sempre quello di andare a trovare i bambini che non sono stati bravi durante l'anno oppure che non sono andati bene a scuola.
D. Preparate anche dei carri?
R. Si, da oltre 10 anni, sfilano dai 25 ai 50 gruppi da metà novembre a metà dicembre, con carri, trattori e moto.


durdica bacciu
D. Quando indossate la maschera parlate?
R. Non si sente molto e neanche si vede tanto. Le uniche due fessure sono queste e si vede solo davanti e non hai lati. Per respirare abbiamo dei buchi nella bocca e nel naso.

D. Il resto della maschera come è fatto?
R. Per la barba e i capelli viene usato il crine di cavallo.
durdica bacciu

Bibliografia

  • Loris Bendotti, Marta Ghirardelli, San Nicolò e i krampus: la sfilata dei diavoli a Vipiteno, in Luca Giarelli (a cura di), Carnevali e folclore delle Alpi. Riti, suoni e tradizioni popolari delle vallate europee, 2012.

domenica 12 febbraio 2017

Corso di Operatore del Turismo Culturale - Abilitazione Professionale ai sensi della L. R. n. 20 del 18/12/06



di Durdica Bacciu

La figura di operatore per il turismo culturale svolge un ruolo importante nello sviluppo territoriale considerando i trend positivi della domanda turistica nella Regione Sardegna ed è proprio per questo motivo il corso ha l’obiettivo di formare operatori turistici formati nel contesto socio-culturale locale, per migliorare il servizio di domanda/offerta turistica.
Le competenze che si aquisiranno permetteranno di lavorare sia nell'ambito pubblico che in quello privato con il ruolo di ideatori di percorsi turistici, consulenti turistico-culturali, organizzatori di iniziative culturali come mostre, rassegne, visite guidate ed escursioni.
Nell’ambito dell’accompagnamento turistico, le sue competenze possono essere impiegate nell' organizzazione di percorsi culturali per scolaresche, anziani, turisti e residenti.

SBOCCHI PROFESSIONALI
Lavoro autonomo, cooperative, società, associazioni turistico-culturali, agenzie di viaggio, tour operator ed enti turistici di ogni genere.

QUALIFICHE RILASCIATE
Alla fine del corso verrà rilasciato ai partecipanti, che abbiano garantito una frequenza pari ad almeno l’80% delle ore totali ed abbiano superato con profitto un esame finale, un attestato di partecipazione. Ai laureati in discipline afferenti le materie turistiche, storico e umanistiche architettoniche verrà rilasciato inoltre un certificato di tirocinio operativo che darà la possibilità di procedere all’iscrizione presso il Registro Regionale delle Guide Turistiche della Regione Sardegna. Ai possessori di diploma di scuola media superiore, verrà avviato un tirocinio di un anno, anche non continuativo, allo scopo di poter partecipare e superare con esito positivo l'esame bandito dalla Regione Sardegna (L.R. 20/2006 art.5 comma 2).

REQUISITI DI PARTECIPAZIONE
  • Diploma di scuola media superiore (oltre al corso, qualora si intenda presentare istanza di iscrizione al Registro Regionale delle Guide Turistiche della Regione Sardegna, sarà necessario continuare un percorso di stage autonomamente presso enti o associazioni turistiche e sostenere un esame bandito ogni due anni)
  • Laurea triennale in discipline afferenti alle materie turistiche, umanistiche e storico-artistiche ed architettoniche

DURATA, MODALITA' E SEDE DI SVOLGIMENTO
Il corso si articola in tre aree formative per un totale di 100 ore, suddivise nell’arco di tre mesi.
Lezioni frontali: 60 ore
Uscite didattiche: 40 ore
Sede di svolgimento: Monti - Museo etnografico Luigi Pirisino Casa Franco - Via del mandorlo
Alla fine del percorso formativo è previsto un esame, che si articola in due momenti: una prima fase d’aula, che servirà per valutare il grado di apprendimento del corso ed una successiva fase pratica finalizzata alla visita simulata. 

DOCENTI
Esperti nelle discipline d’insegnamento previste dal profilo, laureati e professionisti iscritti nei rispettivi albi e/o collegi professionali, tecnici e istruttori altamente specializzati per quanto concerne le applicazioni pratiche o riconosciuti presso le associazioni nazionali di categoria o di settore.

COSTI
Il costo è di 300,00 € per chi si iscrive entro il 25 febbraio 2017, da versare in due soluzioni pari a 150 euro al momemnto dell'iscrizione e 150 euro entro e non oltre il mesei di aprile 2017. 
Per chi si iscrive oltre tale data, la quota è di 400 euro al momento dell'iscrizione 200 euro e il restante entro il mese di aprile 2017.
La quota e comprende il materiale didattico, i biglietti ai siti e ai musei e l' assicurazione. 
La quota deve essere versata sul C/c di: Ass. ArcheOlbia, IBAN: IT05C0760117200001032726919 c/o Poste Italiane

SCADENZE
La scadenza delle iscrizioni è fissata al 28 febbraio 2017. 
Il corso verrà attivato al raggiungimento minimo di 7 partecipanti


 COME ISCRIVERSI
Per iscriversi è sufficiente compilare il modulo presente sotto l'articolo ed inviarne scansione ad uno dei seguenti indirizzi:
museoetnograficomonti@gmail.com - archeolbia@gmail.com

PROGRAMMA DIDATTICO
AMBITI CARATTERIZZANTI (24 ORE)
STORIA E ARCHEOLOGIA DELLA SARDEGNA
GEOGRAFIA FISICA E DEL PAESAGGIO
STORIA DELL’ARTE E ARCHITETTURA DELLA SARDEGNA
AMBITI COMPLEMENTARI (24 ORE)
LINGUA INGLESE PER IL TURISMO 
PSICOLOGIA DEL TURISTA
USI E TRADIZIONI DELLA SARDEGNA 
PROGETTAZIONE PERCORSI ED ITINERARI CULTURALI 
AMBITI TRASVERSALI (12 ORE)
ELEMENTI DI MARKETING E COMUNICAZIONE TURISTICA
ELEMENTI DI ENOLOGIA E GASTRONOMIA
ERBORISTERIA SARDA
ESCURSIONI DIDATTICHE: (40 ore)
-  MUSEALI
-  ENOLOGICHE 
- ARCHEOLOGICHE

Per info e contatti:
- museoetnograficomonti@gmail.com
3207563379
- archeolbia@gmail.com
3456328150 - 3425129458


giovedì 9 febbraio 2017

ArcheOlbia - Acquedotto romano "Solladas" Via Canova



di Marcello Cabriolu
ph Durdica Bacciu


In prossimità del vecchio Ospedale “S. Giovanni di Dio”, tra Via Canova e Viale Aldo Moro, riappaiono in luce alcuni piedritti residuo dell’ultimo tratto dell’acquedotto romano di Olbia. Su qualche tratto murario si possono osservare i resti di due condotte, una delle quali obliterata dall’altra. Nel corso degli scavi effettuati nel 2003 sotto la direzione del Sanciu nel cortile interno dell’Ospedale, sono stati rinvenuti quattro piedritti inseriti nella roccia opportunamente scavata, a testimonianza di una modifica del tracciato dell’acquedotto, dovuta evidentemente ad errori di calcolo della prima progettazione, modifica da porre in relazione alla obliterazione e successiva ricostruzione dello specus, già notate in Via Canova. Tutta la zona attraversata dal suddetto tratto di acquedotto era un’area non ancora urbanizzata ai margini della zona palustre attorno alla città.

sabato 4 febbraio 2017

La Sardegna e il Mediterraneo Occidentale nuovo testo di M.Cabriolu

di Durdica Bacciu

La Sardegna e il Mediterraneo Occidentale di Marcello Cabriolu (Autore)

In una prospettiva che coniuga l'indagine genetica, la biogeografia e il metodo archeologico, si affronta il problema del popolamento della Sardegna durante il Paleolitico Superiore. Cercando di tracciare un attento quadro d'insieme che tenga conto di vari fattori concorrenti si delineano i contorni culturali del Mediterraneo Occidentale, ponendo pesanti quesiti sulla diffusione dell'agricoltura, sull'origine del megalitismo. Un importante insieme di fattori capace di presagire le prime forme grafiche non figurative relative ai popoli europei. Il complesso dei segni della preistoria e senza dubbio patrimonio comune dell'insieme umano dell'Europa Centro-Occidentale e non tenerne conto corrisponde a non tenere conto di una parte della storia e della cultura dell'Europa stessa. Da questa osservazione scaturisce la considerazione che fu volonta dei creatori, intenzionalmente coscienti delle loro opere, trasmettere dei concetti specifici esposti tramite simboli significativi.

Per chi fosse interessato: https://www.amazon.it/Sardegna-Mediterraneo-Occidentale-Marcello-Cabriolu/dp/1326925865/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1486237885&sr=1-1

ArcheOlbia: Museo del Sughero - Calangianus

di Durdica Bacciu
Ph D.Bacciu

durdica bacciuIl paese di Calangianus è inserito in un territorio montuoso, ai piedi del monte Limbara, circondato da sugherete che da sempre caratterizzano il suo paesaggio. Proprio di questa caratteristica, Calangianus, ne fa un suo punto forte con l'estrazione del sughero e le sue fabbriche. La lavorazione del sughero, a livelli industriale, si può far iniziare dai primi dell'800 con degli imprenditori di origine francese, che, capendo la grande opportunità del posto, si insediarono in paese e iniziarono a fondare i primi centri di estrazione e fabbricazione del sughero.

durdica bacciu Secondo la storia, il primo sugherificio ebbe origine con la famiglia Corda nel 1854. Oggi invece, le ditte principali sono Mulinas, Martinese e Ganau, che non si dedicano solo esclusivamente alla produzione ma permettono anche di poter visitare la fabbrica e capire dal vivo i processi e la lavorazione del sughero.

durdica bacciu Vista l'importanza di questo elemento naturale, nel 2012, viene aperto al pubblico il "Museo del sughero", collocato al centro del paese, all'interno del ex convento dei frati francescani e la Chiesa di Santa Maria degli Angeli. La struttura, interamente in granito, altra caratteristica del paese di Calangianus, è stata fondata intorno al XVIII sec. d.C. ad opera dei capuccini che la abbandonarono, per conflitti Stato-Chiesa, nel 1866. Inseguito la struttura fu addibita a caserma dei Reali Carabinieri, scuola, carcere e uffici pretoriali.
durdica bacciu
L'esposizone museale si divide su due piani, al piano terra e nelle cellette, possiamo trovare i vari macchinari che servivano per la produzione e lavorazione del sughero mentre, al piano superiore, possiamo trovare una sala video con la proiezione delle diverse fasi della lavorazione del sughero, vetrine con diversi esempi di lavorazione, qualità di tappi e laboratorio didattico per i bambini.
Durante la visita sarete accompagnati da una guida lungo tutto il percorso e vi spiegherà le fasi di lavorazione e i macchinari esposti. La cosa che balza subito all'occhio sono le numerose donazioni che sono state fatte al museo, azione che testimonia l'importanza e la volontà del paese di tutelare e valorizzare il sughero.

durdica bacciu


Per maggiori informazioni o contatti:
Museo del sughero di Calangianus
Via San Francesco 3
07023 Calangiaus (OT)
Tel. 3463693859 oppure 3459706852
Ass. turistico-culturale "Contiamoci"