di Marcello Cabriolu
ph Durdica Bacciu
In prossimità del vecchio
Ospedale “S. Giovanni di Dio”, tra Via Canova e Viale Aldo Moro, riappaiono in
luce alcuni piedritti residuo dell’ultimo tratto dell’acquedotto romano di Olbia. Su
qualche tratto murario si possono osservare i resti di due condotte, una delle
quali obliterata dall’altra. Nel corso degli scavi effettuati nel 2003 sotto la
direzione del Sanciu nel cortile interno dell’Ospedale, sono stati rinvenuti
quattro piedritti inseriti nella roccia opportunamente scavata, a testimonianza
di una modifica del tracciato dell’acquedotto, dovuta evidentemente ad errori
di calcolo della prima progettazione, modifica da porre in relazione alla
obliterazione e successiva ricostruzione dello specus, già notate in Via
Canova. Tutta la zona attraversata dal suddetto tratto di acquedotto era
un’area non ancora urbanizzata ai margini della zona palustre attorno alla
città.
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