Ph D. Bacciu
La regione di Cugnana si presenta in parte formata da ghiaie, sabbie, limi e argille sabbiose, derivate da depositi alluvionali o litorali di epoca quaternaria (formatisi meno di 10 mila anni fa) circondati da migmatiti leucocratiche risalenti, circa, a 600 milioni di anni fa. Il tipo di suolo, basato su un paesaggio di rocce intrusive della tipologia granitica, si presenta con aree aspre e tendenti alla pianura, con scarsa copertura arbustiva e arborea e soggetta ad un forte pericolo di erosione.
Il monumento preso in esame, sinora inquadrato come pozzo, si mostra della tipologia a fonte d'acqua sorgiva.
Questa discrimina appare necessaria in quanto la costruzione non presenta le forme canoniche riconducibili ad un tempio a pozzo: vestibolo, scala e tholos (tamburo).
La fonte presenta un lungo corridonio di accesso, di circa 5 metri, largo circa 80 cm, in cui fianchi sono costituiti da massi poligonali in granito - scisto - andesite basaltica, disposti quasi a filari e legati, tra loro, con della malta.
Le ricerche precedenti indicavano un pavimento lastricato, di cui tutt'ora residuano pochi elementi, attraverso il quale si giunge alla soglia del pozzetto. Il prospetto presenta un ingresso trilitico, il corridoio si presenta sempre trilitico, nonostante l'inarcamento induca a pensare che ci sia un aggetto. Il pozzetto si presenta di sezione trilitica, chi scrive ha riscontrato un alzato di circa 15 corsi litici, per un altezza totale di circa 2,50 m, che affonda nel terreno per circa 1 m. La pianta si presenta semi-ellitica, dove la parte absidata è opposta all'ingresso ed è sormontata da 4 lastre di materiale lapideo, poggiate nella parte anteriore su un discreto architrave che chiude, superiormente, l'ingresso del pozzetto.
Studi precedenti indicano una struttura con tecnica costruttiva riconducibile alle fasi finali dell'età nuragica (VII sec. a.C. c.) ma, allo stato atuale, i confronti più stringenti sono fattibili solo con strutture quali la fonte di Lumarzu a Rebeccu (Bonorva) o ancora quella di Monte Nuxi, loc. Santa Vittoria nel comune di Esterzili.
Bibliografia:
G. Ugas, L'Alba dei nuraghi, Cagliari, 2005, Fabula Edizioni
P. Mancini, Gallura orientale - Preistoria e protostoria, 2010, Ed.Taphros
Carta geologica della Sardegna, 1:200.000 Servizio geologico nazionale, S.Barca L.Carmignani, G.Oggianu, P.C.Perdusati, I. Salvadori, 13.09.1996
Carta dei suoli della Sardegna, AA.VV., Dipartimento Sc. della terra, Università di Cagliari,
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