Ph D.Bacciu
Il territorio di Putifigari è caratterizzato da rocce, quali rioliti e ignimbriti, formatesi circa 30 milioni di anni fa. Il suolo si basa su un paesaggio di rocce effusive acide, suoli poco profondi, permeabili e prevalentemente privi di copertura arbustiva e arborea. In un modesto terrazzo di origine vulcanica, collocato a Nord rispetto all'abitato di Putifigari, vennero scavate, in un bancone di tufo posto nel fianco meridionale, 4 domus de janas, la cui più conosciuta e più rappresentativa venne chiamata: "Tomba dell'architettura dipinta" o de "S'Incantu".
La necropoli si presenta ipogeica e tutte le sepolture presentano un lunghissimo dromos, delle anticelle e le celle vere e proprie. L'ipogeo più significativo si sviluppa con uno schema a T, quindi si compone di: dromos di accesso, un'anticella, il corpo centrale e due celle sopraelevate poste una sul fianco meridionale del corpo centrale e l'altra sul fianco settentrionale. Questa sepoltura si apre in direzione est-sud-est.
L'anticella, tutt'ora chiusa per ragione di tutela e conservazione, presenta una pianta sub-quadrata dove, il lato verso il portello, ospita un grosso gradino con un taglio arrotondato. I fianchi, settentrionale e meridionale, presentano dei motivi scolpiti in rilievo: una cornice da falsa porta sormontata da una triplice protome taurina.
Opposto al portello di ingresso, si trova l'accesso al corpo centrale, caratterizzato in antico dallo stesso motivo presente nei fianchi, in parte danneggiato, come parte della volta, probabilmente a causa di violazioni in antico. Frammenti di volta ci mostrano che, probabilmente, in antico il soffitto era decorato con un motivo in rilievo che riproduceva un tetto a doppio spiovente.
Entrando nel corpo centrale, si scopre la vera meraviglia. La camera ha una pianta rettangolare, di sviluppo perpendicolare all'asse della sepoltura, e presenta due pilastri larghi alla base e stretti nell'alzato.
Il tetto, simbolico, si presenta a doppio spiovente ed è decorato con motivi in rilievo riproducenti la travatura di una capanna preistorica. I lati lunghi della camera sono contraddistinti dalla presenza di una falsa porta sormontata da un motivo taurino, i lati corti presentano dei portelli sopraelevati che conducevano alle camere secondarie di sviluppo rettangolare, presentando un leggero cassone centrale in rilievo.
A circa 20 m dalla tomba centrale, si trova un secondo bancone tufaceo con le restanti sepolture inornate, aperte in direzione est-nord-est.
Come arrivare:
Si prende la SS 127bis in direzione di Uri. Si lambisce appena il paese e si
prosegue sulla stessa strada sino all'incrocio a sinistra con la SP 12,
che porta direttamente a Putifigari. Al bivio, però, si procede ancora
diritti per circa 400 m, svoltando poi a sinistra nella vecchia strada
di servizio della diga. Dopo 250 m si gira a destra in una stradina di
campagna che attraversa uno stretto ponticello. Si procede per circa 1
km, costeggiando il fondovalle, sino al punto in cui la stradina piega
decisamente verso destra per risalire la collina. Si lascia l'auto e si
procede a piedi per i campi verso S/O, per circa 600 m, sino a
raggiungere l'altro versante dell'altura, dove è ubicata la necropoli.
Bibliografia:
G. M. Demartis, "Tomba dell'Architettura Dipinta o di S'Incantu. Putifigari (Sassari). Località Monte Siseri", in Bollettino di Archeologia, 4, Giugno-Luglio 1990, pp. 107-110;
G. M. Demartis, "La Tomba dell'Architettura Dipinta. Un ipogeo neolitico di Putifigari", in Bollettino di Archeologia, 7, Gennaio-Febbraio 1991, pp. 1-21;
G. M. Demartis, "La Tomba dell'Architettura Dipinta. Un ipogeo neolitico di Putifigari", in Bollettino di Archeologia, 7, Gennaio-Febbraio 1991, pp. 1-21;
G. M. Demartis, Le Domus de Janas della Nurra, Piedimonte Matese, Imago Media, 2001, p. 95.
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