Ph D.Bacciu
La località Su Corru Tundu si trova immediatamente a Nord dell'abitato di Villa Sant'Antonio (Or). Il terreno, di origine vulcanica ed effusiva, è caratterizzato da rioliti e ignimbriti riconducibili a circa 30 milioni di anni fa. Ancora, il terreno si presenta in forme aspre cupoliformi prevalentemente prive di copertura arbustiva e arborea, dove si può osservare come la roccia affiori di tanto in tanto. In questa zone è riconoscibile, nel fianco orientale di un rio a carattere stagionale, un sentiero di origine preistorica, composto da ciottolato che sfocia in un bancone tufaceo caratterizzato da profondi segni di ruote di carro che ci evidenzia un percorso stradale molto antico. Attraverso questo sentiero, lungo circa 1 km, raggiungiamo un terrazzo dove si eleva un menhir di trachite con la sommità troncata. La sua dimensione residua è di c. 5 metri e 75 cm di altezza ma probabilmente, in origine, era più alto. E' verosimile pensare che il menhir sia stato risollevato e piazzato in tempi recenti, in quanto parte della sua superficie presenta una particolare pulizia dovuta al contatto con il terreno.
Il monolite si presenta fortemente affusolato con una faccia fortemente spianata e l'altra arrotondata e inoltre, presenta tre coppelle. Secondo alcuni studi, le caratteristiche di questo monolite permettono di ricondurlo ad una tipologia femminile e correlando l'industria litica e i reperti rinvenuti collocarlo cronologicamente al neolitico finale (3200-2850 a.C.).
In prossimità del sentiero appena descritto si trova, inoltre, un altro menhir dalle dimensioni più modeste (poco più di 2 m) ottenuto sempre modellando, probabilmente con un strumento di metallo, un macigno di trachite. Anche quest'ultimo presenta una faccia spianata rivolta a sud-ovest e una arrotondata rivolta a settentrione e posteriormente presenta una coppella. Da sottolineare che entrambi i menhir presentano una sorta di terrazzamento in pietra, dove i contorni emergono leggermente dal terreno. La funzione dei menhir varia a secondo della loro collocazione. Possiamo trovarli in prossimità di dolme o allèe couvertes, stradelli e circoli megalitici. Probabilmente stavano ad indicare zone sacre o percorsi per arrivare ad esse.
Nuragugume |
In Sardegna ci cono diversi menhir di fattezze eccezionali, questo a dimostrare il pieno inserimento della Sardegna nella cultura megalitica. Per questo motivo ricordiamo i menhir di: Monte d'Accoddi con i suoi c. 4 metri, Sa Pedra 'e Taleri di Nuragugume oltre i 4 metri, Luxia Arrabbiosa di Villaperuccio alto circa 5 metri e Barisardo con Sa pedra longa di oltre 4 metri.
Champ Dolent |
Mentre per quanto riguarda il contesto del Mediterraneo occidentale possiamo ricordare il menhir di Champ Dolent (Bretagna) con i suoi 9,30 m dovrebbe essere il più elevato, se si esclude il menhir di Locmariaquer, tutt'oggi spezzato in quattro parti, per un altezza di c. 20 metri.
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