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“Aprire il passato significa raccontarlo. Alla comunità scientifica sì, ma soprattutto alla comunità dei cittadini cui il lavoro degli archeologi e, più in generale, degli operatori dei beni culturali deve rivolgersi.”.

domenica 28 febbraio 2016

Cenni storici sul nome di Olbìa -

 dalla Tesi di Laurea in Scienze dei Beni Culturali della Dott.ssa BACCIU Durdica
Nessuna altra città, antica o non antica, ha cambiato il proprio nome quanto la “città felice”: Olbìa, Fausania, Civita, Terranova, Terranova Pausania sino ad arrivare al nome attuale di OLBIA. Olbìa è il suo nome più antico. Il poleonimo è greco: Olbìa (che viene trasformata in Olbia passando alla lingua latina). Nel lessico greco, Olbìa è il femminile dell‟aggettivo “olbios” e significa “felice”, “ricco”, “splendido” etc. Questo riferimento si adatta alla perfezione con la posizione veramente "felice" di Olbia nella Sardegna, dato che è posta in un'ampia baia, molto ben difesa dai venti, adatta alla navigazione, alla pesca e alla estrazione del sale ed inoltre con un discreto retroterra agricolo. Secondo una tradizione riferita da tre autori greci Diodoro, Strabone e Pausania, Olbia (greco Olbìa) sarebbe stata fondata dai Greci; sul piano del poleonimo l‟ Olbìa della Sardegna trova riscontro in altre Olbìa fondate sempre dai Greci, tra le quali una nella Scizia, vicino a Odessa, e l'altra fondata dai Marsigliesi nella costa meridionale della Gallia (attuale Almanarre) riferitaci da Strabone.
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Ricostruzione di Olbia secondo Dott. Rubens D'Oriano
In base a queste testimonianze e grazie soprattutto a nuove scoperte e studi, possiamo affermare che effettivamente ad Olbìa al primo insediamento fenicio ne succedette uno più consistente di matrice greca. Della traslitterazione latina Olbia del greco Olbìa abbiamo notizie attraverso due fonti scritte. La prima è attestata da Valerio Massimo che descrive la battaglia del 259 a.C., nel corso della prima guerra punica, quando Roma inviò contro Olbìa e Aleria, una flotta comandata da Lucio Cornelio Scipione e la città fu presa. Durante il combattimento cadde Annone, comandate delle truppe cartaginesi, al quale L.C. Scipione rese importanti onoranze funebri. La seconda è attestata da Polibio, che descrive una battaglia navale tra Roma e Cartagine nelle acque di Olbìa, sempre nel corso delle guerre puniche. Il durissimo colpo inferto dai Vandali alla città romana verso il 450 d. C. e la conseguente fase di crisi nell‟Alto Medioevo spiegano il mutare del nome in quello di Fausiana. Il risorgere di una più vitale area urbana in Età Giudicale trova riscontro in un ulteriore nuovo nome, Civita, e nel successivo Terranova, che resterà tale per svariati secoli durante i quali la città attraversò altre fasi di crisi, dovute anche a fattori quali le incursioni dei pirati saraceni, il prevalere della infezione malarica nell'intera zona e l'interramento più o meno totale dell'imboccatura della baia conseguente al deposito di detriti del fiume Padrongianus. Nell‟800 a Terranova si aggiunse la denominazione Pausania, e solo nel 1939 si recuperò il nome classico di Olbia.

venerdì 26 febbraio 2016

Il pozzo sacro "Sa Testa" Olbia





Il pozzo sacro di Sa Testa si trova nel comune di Olbia nella regione storica della Gallura, e viene considerato uno dei monumenti più conosciuti della preistoria sarda. Il monumento è raggiungibile percorrendo la strada che da Olbia porta alla frazione di Pittulongu. Giunti all’altezza del porto industriale di Cala Saccaia le indicazioni indirizzano ad un’area recintata e ad un ampio parcheggio dove, percorrendo un centinaio di metri circa, si giunge ad uno dei siti più conosciuti negli itinerari turistico culturali del Nord Est della Sardegna.
Il pozzo sacro, orientato in direzione NNW - SSE , è situato in una piccola e rigogliosa valle ed è circondato da un modesto parco ben curato con cartellonistica informativa sia sul monumento che sulle specie vegetali tipiche del luogo.