ArcheOlbia guida turistica Olbia archeologia della sardegna


Associazione ArcheOlbia
Promozione e Valorizzazione dei Beni Culturali

Guida turistica - Accompagnatore turistico - Attività didattiche - Corsi di formazione - Progettazione di attività culturali

ArcheOlbia
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3456328150 Durdica - 3425129458 Marcello -
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C.F. 91039880900


“Aprire il passato significa raccontarlo. Alla comunità scientifica sì, ma soprattutto alla comunità dei cittadini cui il lavoro degli archeologi e, più in generale, degli operatori dei beni culturali deve rivolgersi.”.

domenica 11 febbraio 2018

Villaggio minerario abbandonato di Guzzurra - Lula

di Durdica Bacciu
Ph D.Bacciu

archeolbia
L'antico villaggio di Guzzurra, si trova su una piccola collina che si affaccia sulla bellissima vallata del Monte Albo. A tutt'oggi si possono ancora vedere: l’edificio della direzione, gli alloggi degli operai e una cisterna sotterranea per l’acqua. Vista l'importanza e la grandezza del sito, vi erano presenti un ospedale e una stazione dei Carabinieri.
archeolbiaLa miniera legata al villaggio vede l'attività estrattiva in funzione nel XIX sec., nel 1845 infatti, fu concesso al nobile Antonino Guiso di Ozieri, di effettuare dei sondaggi alla ricerca della galena e nel 1852 fu aperta per le estrazioni dalla Società Gerard e Signe. Nel 1868 vede numerosi ampliamenti attraverso la creazione di numerose gallerie per intensificare l'attività estrattiva. Nonostante l'attività abbia portato buoni risultati, si arriva ad un periodo di costi troppo alti, sia per creare nuove gallerie e sia per portare nuovi macchinari e cosi, nel 1878 la miniera viene abbandonata. Nel 1902, la miniera viene presa in gestione dalla società Pertusola che ne prolunga l'attività sino al 1918. A partire dal 1919 gli unici lavori che vengono fatti sono quelli di messa in sicurezza e di manutenzione.
archeolbia
La concessione venne dichiarata decaduta con D.M. del 7 luglio 1927. Nella seconda metà del XX secolo, la società RI.MI.SA, effettuerà nuovi sondaggi alla ricerca con la speranza di trovare nuovi filoni di coltivazioni galenifere ma senza risultato. A seguito di questa deludente ricerca, la minera e il villaggio furono abbandonati per sempre.
Si ha la sensazione di un abbandono silenzioso e di rispetto, verso qualcosa che ha dato vita e sostentamento a più di 100 persone. Gli edifici si presentano semidistrutti, dove i segni del tempo hanno fatto piano piano implodere parti delle strutture, senza una azione umana di abbattimento.

(fonte Roberto Curreli, La miniera di Guzzurra, in La gazzetta del Sulcis-Inglesiente; minieredoro.it)

sabato 10 febbraio 2018

Corso Addetto Info Point e Accoglienza turistica - Olbia



L'Associazione ArcheOlbia organizza il Primo Corso di Addetto Info Point e Accoglienza turistica.
Inizio corso il 19 marzo 2018
Per info e contatti 3456328150 oppure archeolbia@gmai.com

- Addetto Info Point
 E' una figura professionale che si occupa di fornire informazioni e accoglienza ai Turisti che lo richiedono. Ha il compito di accomodare le loro richieste e verificare il loro grado di soddisfazione.
Ha il ruolo di accogliere e far conoscere il territorio sotto tutti i punti di vista, dalla richiesta di una farmacia alla partenza del treno o nave. Ha la responsabilità di essere chiaro, gentile e disponibile.
Conosce benissimo il territorio dove lavora. E' il biglietto da visita più importante di una città!
  
- Cosa fà
  1. Informa sull'offerta turistica di un territorio: alberghi, attività, ristorazione, spiagge, eventi, mostre, attrattive locali etc.
  2. Interpreta la richiesta del cliente
  3. Propone escursioni, visite guidate e servizi in generale
  4. Effettua prenotazioni, preventivi di viaggio e tour turistici
  5. Fornisce informazioni sulle norme giuridiche e sanitarie in base alla stagione e al posto che interessa (aree marine protette, parchi regionali, riserve etc.)
  6. Gestisce la relazione con i clienti
  7. Offre assistenza durante la fruizione del servizio
  8. Rileva questionari turistici       
- Inquadramento
 Lavoratore dipendente nel settore pubblico o privato

- Competenze e attitudini
  • Conoscenza lingua inglese
  • Conoscenza seconda lingua europea
  • Conoscenza della normativa sanitaria
  • Conoscenza della normativa turistica
  • Capacità di applicare le tecniche di accoglienza
  • Capacità di applicare le tecniche di informazione
  • Capacità di analisi dei bisogni del cliente e turista
  • Capacità di gestire reclami
  • Capacità di riconoscere i bisogni del turista
  • Capacità di fare preventivi     
Competenze trasversali 
Ottime capacità organizzative, comunicative, di ascolto, relazionali, di orientamento Cliente/Utente, di programmazione e pianificazione
Carateristiche richieste
Precisione, informazione e aggiornamento continuo, serietà e sorriso
Formazione
Corsi professionali con personale qualificato, laurea in Sc. del Turismo o Gestione dei sistemi turistici, Economia del Turismo
Dove lavora
Svolge la sua professione come dipendente diretto presso le agenzie di viaggio, info point sia pubblici che privati, uffici di accoglienza turistica, fiere, congressi o grandi eventi.
Grado di responsabilità
Medio/Alta
Grado di Autonomia
Lavora in Team e deve essere predisposto alle trasferte
Materie di insegnamento
- Lingue straniere
- Arte e territorio
- Discipline turistiche
- Psicologia del Turista
- Diritto e legislazione turistica
- Geografia turistica
- Preventivi e progettazione itinerari
- Gestione reclami
Durata corso
80 ore

martedì 6 febbraio 2018

Terranova (Olbia) Antica città della Sardegna 1° parte...

di Durdica Bacciu

Secondo il censimento del 1846 Terranova ha una popolazione di 2297, 1122 situata in città e 1175 nelle cussorgie (divisione del terreno da pascolo del bestiame libero - distretti pastorali). Sono presenti 165 stazzi e 170 famiglie-  Il borgo presenta 70 maschi e 73 femmine sotto  i 5 anni, sotto i 70 anni 2 maschi e 5 femmine e nella via di mezzo, 40 anni, 83 maschi e femmine. Negli stazzi, sotto i 5 anni, maschi 97 e femmine 102,sotto gli 80, maschi e femmine 2, nella via di mezzo 40 anni, maschi 60 e femmine 67.
La lingua parlata è il sardo, come a Bortigiadas e a Luras, "ma più puro e corretto" rispetto al resto delle persone che parlano un dialetto estero. Come carattere sono facili alla vendetta, ostinati e feroci nelle inamicizie. Sono presenti diversi proprietari di terre e di bestiame ma non sono presenti industrie e non sanno lavorare con quello che la natura offre, come per esempio la pesca, che viene esercitata dai "gondolieri  napoletani" e di conseguenza anche il guadagno. In tutto il borgo è alto il tasso di analfabetismo, pochi ragazzi vanno a scuola e non imparano molto per colpa del maestro. Le persone che sanno leggere sono poco più di 30, sono presenti notai, chirurgo, farmacista e flebotomi.
Terranova ha un porto di quarta classe (Regio Decreto 02/04/1885 n. 3095) come il suo capitano, con diverse difficoltà per le grosse navi ma con possibilità di raggiungere la terraferma con piccole imbarcazioni proveniente dalla La Maddalena e Napoli, per commerciare pelli, lane, pollame e olio di lentiscio. Alcuni abitanti si dedicano all'estrazione della calce nella vicina Tavolara, calce rinomata per la sua ottima qualità, e altri si dedicano alla vendita di legname, in particolar modo il ginepro.

da Angius/Casalis - m.edilportale.com
Photo https://autonomiademocraticaolbia.jimdo.com

sabato 3 febbraio 2018

Il castello di Pedres e la bella Isabella


 Risultati immagini per pedres archeolbia

di Durdica Bacciu

Durante il 1300, il castello fu abitato da Donna Sibilla di Moncada, vedova di Giovanni d'Arborea, di origine aragonese e dalla sua bellissima figlia Isabella. Isabella, essendo la diretta discendente al trono e una delle principesse più belle, era sempre piena di corteggiatori e pretendenti. Due in particolare fecero di tutto per conquistarla, suo zio Jago, fratello di Donna Sibilla e Jacopo, figlio del conte D'Istrana. Tra loro scoppiò una forte rivalità e Jago vietò a Jacopo di avere contatti con il castello e ancora meno con Isabella, pensando cosi di avere il campo libero ma fù sempre rifiutato. A questo punto, Jacopo dovette inventarsi qualcosa per vedere la sua bella, che non nascondeva una simpatia nei suoi confronti, e si inventò una battuta di caccia ai piedi del monte Prebi, invitando tutta la nobiltà, compresa Isabella e i suoi famigliari. Durante la battuta di caccia Jago si ferì e subito pensò fosse per colpa del suo rivale. Accecato dalla rabbia, pensò subito alla vendetta.
 "Hortus Deliciarum" di Herrade

Finita la convalescenza, radunò intorno a se un contingente di soldati e organizzò l'assalto al castello di Istrana..."assalì il castello d'Istrana, che perciò cadde in suo podere. Nella mischia rimasce ucciso il padre di Jacopo" mentre il figlio "fu condotto pringioniero nel castello di Pedres e rinchiuso nei sotterranei, senza che alcuno sapesse niente".
Isabella, venuta a sapere della prigionia di Jacopo si scagliò contro Jago, uccidendolo, e subito accorse a liberare il suo amato nelle segrete del castello. Appena liberato si diressero verso l'uscita ma furono sorpresi da due sentinelle, che essendo all'oscuro di tutto, li scambiarano per impostori e vennero uccisi.
Dopo questo dolore, Donna Sibilla non volle più abitare nel castello di Pedres e si trasferì nella sua terra natale con la tristezza nel cuore.

(da prof. Giulio Lorrai De Murtas 1930)