ArcheOlbia guida turistica Olbia archeologia della sardegna


Associazione ArcheOlbia
Promozione e Valorizzazione dei Beni Culturali

Guida turistica - Accompagnatore turistico - Attività didattiche - Corsi di formazione - Progettazione di attività culturali

ArcheOlbia
Piazza San Simplicio c/o Basilica Minore di San Simplicio
07026 Olbia (OT)
archeolbia@gmail.com
3456328150 Durdica - 3425129458 Marcello -
3336898146 Stefano
C.F. 91039880900


“Aprire il passato significa raccontarlo. Alla comunità scientifica sì, ma soprattutto alla comunità dei cittadini cui il lavoro degli archeologi e, più in generale, degli operatori dei beni culturali deve rivolgersi.”.

mercoledì 19 luglio 2017

FEMINA e NOBEL

di Durdica Bacciu

ArcheOlbia, in collaborazione con il Comune di Monti e il MeLP, presentano un importante appuntamento per questo fine settimana a Monti, comune alle falde del monte Limbara, conosciuto per essere un centro ricco di manifestazioni ed eventi culturali durante il periodo estivo, come il "Festival del Folklore", "Monti produce" e la "Sagra del Vermentino".
Quest'anno non poteva mancare un doveroso tributo ad uno dei personaggi più importanti del panorama sardo, unica donna italiana vincitrice del premio Nobel per la letteratura, Grazia Deledda!
Durante la serata, il 23 luglio 2017 alle ore 21, presso il Museo Etnografico, via del mandorlo 7, l'artista Giovanna Garau, in arte Violarossa, leggerà alcuni brani della famosa scrittrice, tutto accompagnato dal dolce suono dei flauti della banda musicale di Monti "San Gavino" con le flautiste: Giorgia Sanna, Maria Sanna, Alessia Pudda, Francesca Pudda e Valentina Manunta sotto la direzione della maestra Angela Ledda. 
Presenta la serata Marcello Cabriolu.

Per ulteriori informazioni: museoetnograficomonti@gmail.com oppure 3425129458

lunedì 3 luglio 2017

Sulle tracce della Grande Madre - Buddusò 22 luglio 2017

ArcheoBuddusò organizza per voi a Buddusò
Visita in nottura presso la domus di Santu Sebostianu e la necropoli di Ludurru.
Presenta la serata:
Marcello Cabriolu, autore de 'La Sardegna e il Mediterraneo Occidentale' ,
- la Dott.ssa Durdica Bacciu
- il team di ArcheoBuddusò
Illumineremo per voi questi splendidi monumenti creando un'atmosfera suggestiva.

Vi aspettiamo alle ore 20:00 presso il Ristorante Logudoro, dove cenerete in uno dei più bei locali del centro di Buddusò, subito dopo cena si parte a piedi verso la domus di Santu Sebostianu, sita nel cuore di Buddusò, a seguire la Necropoli di Ludurru distante 400 metri più avanti, in un piccolo agro in periferia.

Cena + Visita :
€ 25,00 a persona previa prenotazione
€ 10,00 per i bambini fino a 10 anni di età
COMUNICARE ANTICIPATAMENTE EVENTUALI INTOLLERANZE ALIMENTARI
Menù del Ristorante Logudoro:
Antipasti di terra : salumi misti e formaggi locali
Primi : Gnocchetti alla Logudoro ( sugo con salsiccia fresca)
Secondo: Arrosto di Vitello con contorno di patate arrosto, verdure
grigliate, pinzimonio
Frutta: Macedonia di frutta con gelato
Caffè , Vino ed Acqua
Menù Bambini: Cotoletta alla milanese+patate fritte
È inoltre possibile richiedere il
Menù Vegetariano
Prenotazione ed info :
347 9121459 Fiorella
079 714503 Ristorante Logudoro
Consigliati abiti comodi, scarpe sportive ed una piccola torcia elettrica

mercoledì 14 giugno 2017

giovedì 18 maggio 2017

Regolamento: Fotografa la Festa di San Simplico 2017

AVETE TEMPO SINO ALLE 24 DEL 22 MAGGIO PER INVIARE LE VOSTRE FOTO:

REGOLAMENTO VIII ed. "Fotografa la festa di San Simplicio" 2017
1. Il concorso è aperto a tutti i fotoamatori e professionisti. Il concorso si articola in un’ unica sezione ( b/n e colore).
2. Con la partecipazione al concorso l’autore dichiara di possedere tutti i diritti sugli originali, sulle “acquisizioni” e sulle elaborazioni inviate.
3. I partecipanti dovranno inviare i files entro la mezzanotte del 22 Maggio 2017 all’indirizzo mail archeolbia@gmail.com
Ogni partecipante potrà inviare un massimo di 2 immagini. I files devono essere così rinominati: nome autore-titolo foto-sansimplicio2017 (esempio: mariorossi-foto1-sansimplicio2017)
4. La partecipazione al concorso è gratuita.
5. L’ammissione al concorso e l’assegnazione dei premi avverrà a insindacabile giudizio della Giuria.
6. A seguito della premiazione, il Catalogo e i risultati verranno pubblicati sul sito archeolbia.blogspot.com
7. Ogni Autore è personalmente responsabile di quanto forma oggetto delle opere presentate e ne autorizza la pubblicazione, la proiezione e la diffusione tramite stampa o Internet per scopi artistico – culturali, senza fini di lucro.
8. L’autore si impegna a tenere indenne l’ ArcheOlbia da eventuali pretese da terzi al riguardo, e garantisce che le immagini e i relativi diritti che egli conferisce ad Archeolbia non ledono alcun diritto di terzi e che le immagini ritraenti persone e/o cose abbiano ottenuto l’assenso necessario.
9. Con la partecipazione al concorso, si accetta quanto stabilito dalla legge 675/96 (Privacy) ; la partecipazione comporta da parte dell’Autore l’autorizzazione al trattamento, con mezzi informatici o meno, dei dati personali e della loro utilizzazione da parte dell’Organizzatore per lo svolgimento degli adempimenti inerenti al concorso e degli scopi associativi e/o federativi. I dati personali potranno inoltre essere utilizzati per sottoporre, agli Autori stessi, informazioni inerenti i risultati e future iniziative di ArcheOlbia.
10. La giuria : Fotografi professionisti e critico fotografico
11. I primi tre classificati si aggiudicheranno targhe ricordo.
12. La premiazione si svolgerà il 28 Maggio presso il Museo Archeologico di Olbia ore 18

13.Le foto devono essere esclusivamente dell'anno 2017 e possibilmente senza firma e modifiche
I partecipanti accettano il presente regolamento.

mercoledì 26 aprile 2017

Megaron a doppio antis di Dom'e Orgia Esterzili - ArcheOlbia

di Marcello Cabriolu
Ph Durdica Bacciu

 

durdica bacciu
Il megaron di Domu ‘e Orgìa, riconducibile al XIV sec. a.C., venne edificato ad una quota di 970 mt s.l.m. circa, all’imbocco di un valico. Potenzialmente la struttura controlla l’altipiano di Taccu Mauruoi e le sue numerose sorgenti, che in epoca preistorica dovevano essere sicuramente gestite dalle genti dei nuraghi. La potenzialità dell’insediamento è evidenziata inoltre dal fatto che il valico occupato sia stato in passato il passaggio obbligato dei percorsi di transumanza verso le pianure dal clima più mite. La struttura si mostra di forma rettangolare, con doppio antis, e circondata da un recinto ovale. La tecnica edilizia, nonostante siano stati utilizzati materiali resi a lastre, si presenta sempre del tipo a “sacco”, e l’edificio si eleva con almeno un atrio-vestibolo e due ambienti interni separati da un tramezzo, con un ingresso sormontato da un architrave e una luce di scarico. Vi si accede attraversando un vestibolo marginato da una panchina e, oltrepassando il primo ingresso, si entra nella sala più grande, anch’essa contornata da un sedile, interrotto a sinistra da una lastra ortostatica. L’ambiente più interno, a cui si accede attraverso un ingresso poderoso architravato, si rivela di dimensioni ridotte rispetto al precedente, ma anche questo adorno di un sedile.
durdica bacciu
Attualmente non ci è dato sapere che tipo di copertura fosse stata utilizzata, ma alcuni studiosi suppongono si trattasse di un tetto a doppio spiovente. All’interno del recinto ovale si trovano i residui di altre strutture, mentre altre ancora si intravedono qualche centinaio di metri più a Sud, testimoniando quanto il complesso fosse molto più ampio rispetto a quanto risulti evidente attualmente. L’indagine archeologica ha rivelato la presenza di svariata utensileria sia litica - come pestelli macine e lisciatoi - che fittile - olle e ciotole -, oltre ad una discreta quantità di prodotti bronzei. Tramite confronti con edifici dell’Età del Bronzo/Ferro della penisola e del Mediterraneo orientale, l’edificio parrebbe un centro religioso caratterizzato da un forte potere politico/economico. Attraverso questi confronti si evincono elementi sociali di genere femminile con ruoli di potere o di rappresentanza nella Sardegna del XII sec. a.C.

durdica bacciu
Come raggiungerlo
Dal paese di Esterzili seguire le indicazioni per il Monte Santa Vittoria e il Complesso Domu’e Orgìa. Percorrere la strada asfaltata di penetrazione agricola che indica Monte Santa Vittoria e percorrerla per diversi chilometri sino a quando si giunge alla vetta. Per arrivare al megaron, oltrepassare la pineta e proseguire lungo la stessa strada verso Escalaplano. Dopo pochi chilometri ancora, ormai scesi visibilmente di quota, in prossimità di un crocevia, si potrà vedere il monumento sulla sinistra a pochi metri dalla strada. L’area, libera all’accesso, è delimitata da un cancello e da una recinzione.