Sabato
21 e Domenica 22 Maggio si è svolta la manifestazione denominata Monumenti
Aperti – Città di Olbia che ha raggiunto, quest’anno, la sua settima edizione.
L’evento è stato preceduto da una serata inaugurale tenutasi Venerdì 20 nella
Biblioteca Civica Simpliciana, con la proiezione di un cortometraggio – Ulisse,
il mito, Olbia – realizzato dagli istituti superiori olbiesi e dal regista
Giovanni Ambrosino da un’idea di Maria Grazia DE FILIPPI. La manifestazione, giunta
al ventennio di attività, è stata l’occasione per l’apertura e la fruizione di un
complesso “inusuale” di siti e monumenti. Un successo culturale raggiunto trascinando
numerosi visitatori, circa 3000, che nel week-end hanno visitato gratuitamente quindici
monumenti situati nel territorio comunale.
Il
segreto del successo, secondo il Presidente dell’ArcheOlbia Durdica BACCIU, è
dato dal volontariato e dalla partecipazione giovanile, elementi fondamentali
per la riuscita dell’evento, elementi imprescindibili per il futuro.
Il
Museo Archeologico, il Palazzo Comunale, il Porto Antico, il Foro romano, le
Terme, la Biblioteca, la chiesa di San Paolo, le vie medievali, la Basilica di
San Simplicio, una parte dell’Acquedotto, il Pozzo Sacro, il Castello, la Tomba
dei Giganti, il nuraghe Riu Mulinu e una la sorpresa: Villa Clorinda, insomma quindici
tra siti archeologici e storici proposti e spiegati dagli oltre 200 studenti
coinvolti nella manifestazione. L’associazione ArcheOlbia ha coinvolto per la
prima volta gli alunni della classe 5 della scuola primaria dell’Istituto “San
Vincenzo de Paoli” mostrando un edificio quasi inedito – Villa Clorinda – il
palazzotto in stile liberty voluto da Antonio Colonna e progettato
dall’Ingegnere Bruno Cipelli negli anni ’20. Delle guide eccezionali i bimbi
della San Vincenzo hanno trascinato genitori e nonni, oltre numerosi
visitatori, a raccontare uno dei palazzi – simbolo di Terranova Pausania. Il
sabato sera prevedeva l’appuntamento elegante, e come al solito le aspettative
non sono state disattese: una conferenza interessantissima tenuta alla
Biblioteca Simpliciana con a tema “La Sacralita' dell'acqua in
Sardegna" tenuta dall’archeologa Giovanna DE MARTINI e dall’antropologa
Gianna SABA a cui ha fatto seguito un interessante dibattito in merito. La
domenica l’ArcheOlbia si è fatta in tre: la collaborazione con l’Associazione
“ThinkingSardinia” ha sviluppato un’escursione dalla chiesa campestre di Nostra
Signora di Cabu Abbas al Nuraghe Riu Mulinu mentre l’Associazione “Calarighe”
concludeva, al Castello di Pedres, il Corso basico di Erboristeria attraverso
una passeggiata botanica che ha coinvolto un’ottantina di avventori. Un
successo strepitoso insomma, un ventennio di Monumenti Aperti celebrato e
vissuto con ampie soddisfazioni.
A seguito della manifestazione l'Ufficio Stampa dell'Associazione dichiara quanto segue:
“In virtù degli ultimi
accadimenti all’associazione culturale, ArcheOlbia preme sottolineare che ha
fatto del volontariato e della cooperazione, la propria bandiera e la propria
condotta. In questi anni svariati attacchi e infamie sono state rivolte ad un
gruppo la cui unica pecca appunto è la passione per la Cultura e per la Città
di Olbia, ma a tutto questo il gruppo dice no con forza e determinazione. Basta
con le violenze, lo stalking e gli Untori con le proprie infamie, noi da
cittadini liberi e innamorati della propria terra opponiamo a tutto questo la
passione vera per la Storia. L’ArcheOlbia è aperta a tutti e continuerà sempre
con maggior fervore a promuovere il territorio, dissociandosi totalmente dalle
illazioni e dalle violenze portate sui Social Network e dalle accuse ricevute.
L’ArcheOlbia può vantarsi di aver sempre avuto un atteggiamento di massimo rispetto nei confronti di chiunque
abbia collaborato o anche solo condiviso delle attività lavorative o ricreative
e in virtù di ciò continuerà a farlo con passione e rispetto verso
uomini, istituzioni e monumenti.”
L’Ufficio
Stampa
ArcheOlbia