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Associazione ArcheOlbia
Promozione e Valorizzazione dei Beni Culturali

Guida turistica - Accompagnatore turistico - Attività didattiche - Corsi di formazione - Progettazione di attività culturali

ArcheOlbia
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“Aprire il passato significa raccontarlo. Alla comunità scientifica sì, ma soprattutto alla comunità dei cittadini cui il lavoro degli archeologi e, più in generale, degli operatori dei beni culturali deve rivolgersi.”.

giovedì 26 maggio 2016

Comunicato stampa



Sabato 21 e Domenica 22 Maggio si è svolta la manifestazione denominata Monumenti Aperti – Città di Olbia che ha raggiunto, quest’anno, la sua settima edizione. L’evento è stato preceduto da una serata inaugurale tenutasi Venerdì 20 nella Biblioteca Civica Simpliciana, con la proiezione di un cortometraggio – Ulisse, il mito, Olbia – realizzato dagli istituti superiori olbiesi e dal regista Giovanni Ambrosino da un’idea di Maria Grazia DE FILIPPI. La manifestazione, giunta al ventennio di attività, è stata l’occasione per l’apertura e la fruizione di un complesso “inusuale” di siti e monumenti. Un successo culturale raggiunto trascinando numerosi visitatori, circa 3000, che nel week-end hanno visitato gratuitamente quindici monumenti situati nel territorio comunale.
Il segreto del successo, secondo il Presidente dell’ArcheOlbia Durdica BACCIU, è dato dal volontariato e dalla partecipazione giovanile, elementi fondamentali per la riuscita dell’evento, elementi imprescindibili per il futuro.
Il Museo Archeologico, il Palazzo Comunale, il Porto Antico, il Foro romano, le Terme, la Biblioteca, la chiesa di San Paolo, le vie medievali, la Basilica di San Simplicio, una parte dell’Acquedotto, il Pozzo Sacro, il Castello, la Tomba dei Giganti, il nuraghe Riu Mulinu e una la sorpresa: Villa Clorinda, insomma quindici tra siti archeologici e storici proposti e spiegati dagli oltre 200 studenti coinvolti nella manifestazione. L’associazione ArcheOlbia ha coinvolto per la prima volta gli alunni della classe 5 della scuola primaria dell’Istituto “San Vincenzo de Paoli” mostrando un edificio quasi inedito – Villa Clorinda – il palazzotto in stile liberty voluto da Antonio Colonna e progettato dall’Ingegnere Bruno Cipelli negli anni ’20. Delle guide eccezionali i bimbi della San Vincenzo hanno trascinato genitori e nonni, oltre numerosi visitatori, a raccontare uno dei palazzi – simbolo di Terranova Pausania. Il sabato sera prevedeva l’appuntamento elegante, e come al solito le aspettative non sono state disattese: una conferenza interessantissima tenuta alla Biblioteca Simpliciana con a tema “La Sacralita' dell'acqua in Sardegna" tenuta dall’archeologa Giovanna DE MARTINI e dall’antropologa Gianna SABA a cui ha fatto seguito un interessante dibattito in merito. La domenica l’ArcheOlbia si è fatta in tre: la collaborazione con l’Associazione “ThinkingSardinia” ha sviluppato un’escursione dalla chiesa campestre di Nostra Signora di Cabu Abbas al Nuraghe Riu Mulinu mentre l’Associazione “Calarighe” concludeva, al Castello di Pedres, il Corso basico di Erboristeria attraverso una passeggiata botanica che ha coinvolto un’ottantina di avventori. Un successo strepitoso insomma, un ventennio di Monumenti Aperti celebrato e vissuto con ampie soddisfazioni.
A seguito della manifestazione l'Ufficio Stampa dell'Associazione dichiara quanto segue:

“In virtù degli ultimi accadimenti all’associazione culturale, ArcheOlbia preme sottolineare che ha fatto del volontariato e della cooperazione, la propria bandiera e la propria condotta. In questi anni svariati attacchi e infamie sono state rivolte ad un gruppo la cui unica pecca appunto è la passione per la Cultura e per la Città di Olbia, ma a tutto questo il gruppo dice no con forza e determinazione. Basta con le violenze, lo stalking e gli Untori con le proprie infamie, noi da cittadini liberi e innamorati della propria terra opponiamo a tutto questo la passione vera per la Storia. L’ArcheOlbia è aperta a tutti e continuerà sempre con maggior fervore a promuovere il territorio, dissociandosi totalmente dalle illazioni e dalle violenze portate sui Social Network e dalle accuse ricevute. L’ArcheOlbia può vantarsi di aver sempre avuto un atteggiamento di  massimo rispetto nei confronti di chiunque abbia collaborato o anche solo condiviso delle attività lavorative o ricreative e in virtù di ciò continuerà a farlo con passione e rispetto verso uomini, istituzioni e monumenti.”
L’Ufficio Stampa
ArcheOlbia

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