Ph: D.Bacciu
Attraverso un pannello esplicativo del 2007, possiamo leggere “fu edificata nel XI secolo, da maestranze toscane
che operavano in zona, aveva pianta rettangolare con due serie di cinque
colonne suddivise in tre navate. Dal punto di vista architettonico è
paragonabile a quella di S. Alessandro in Lucca (metà dell’XI secolo)”. Nella seconda parte troviamo la descrizione dell’intervento eseguito: “al
momento del restauro non vi era più traccia delle colonne per cui
risultava essere mononavata, dagli scavi effettuati sono emerse
chiaramente le fondamenta delle colonne. Il materiale costruttivo è
costituito da blocchi di arenaria dalla pezzatura varia e di taglio
molto accurato.
Il restauro effettuato è un intervento dalla valenza
complessa che ha interessato la Chiesa di S. Giovanni Battista, l’area
che la circonda e le strade di connessione col Centro Storico del paese.
Gli interventi sulla Chiesa si sono incentrati sulle murature esterne,
sulla copertura e sulla sistemazione dell’interno. Il cammino per il
restauro della chiesa di San Giovanni Battista è stato lungo e faticoso. Iniziato
negli anni 90… un’opera che ha comportato un impegno davvero molto
complesso, sia sul piano burocratico sia su quello strettamente tecnico.
La chiesa era già in stato di abbandono nel 1840, come testimoniano gli scritti di Angius-Casalis, che parla delle chiese nella zona del lago Coghinas: “...Principalmente è degna di menzione la chiesa
di s Giovanni (in Villalba). Essa è rettangolare; se non
che il fondo incurvasi in un nicchione,
Essa non scomparirebbe nè in una città dove fossero pregievoli
costruzioni e lodate per felice esecuzione. Fin a questi tempi i pastori
la rispettarono; ora sono in sul distruggerla, e per o riparare o
ampliare le tristissime loro casipole, vanno a levarne quelle bellissime
pietre di arenaria fina che la compongono, e se non sieno proibiti, non
andrà guari che tutto rovini questo ammirabile tempietto, che forse è
prossimo il tempo quando possa servire a chiesa parrocchiale, se i
dispersi pastori delle varie cussorgie si congreghino a formare nuove
popolazioni"
Un primo restauro, fu proposto da un comitato di cittadini nel 1929, senza nessun esito e cosi, si
arrivò ai primi anni Novanta, quando l’amministrazione comunale
intraprese la difficile opera di recupero della chiesa, conclusa per la
festa di San Giovanni Battista del 2007, con l’inaugurazione del nuovo
edificio. Dal punto di vista architettonico è paragonabile alla chiesa di S.Alessandro in Lucca, datata alla metà dell' XI secolo.
Alla base dello stipite destro del portale secondario nord della chiesa è incisa un’iscrizione così trascritta: COMITA DE MELA/SACERDOS ALBER/TO MAESTER FUN, interpretata come Comita de Mela / sacerdos Alber/to maester fun/[damenta posuerunt? ---].
L’iscrizione ci tramanda il committente dell’opera, sacerdos Comita de Mela, ed il suo progettista, maester Alberto. L’analisi paleografica fissa la data agli inizi del XII sec. d.C.
Diversi graffiti campeggiano sul paramento murario della chiesa: date, stelle a cinque punte, lettere e numerose figurine umane stilizzate. Segni tangibili di una presenza umana ininterrotta nel sito. (http://www.museoviddalba.it)
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