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domenica 11 dicembre 2016

ArcheOlbia - Sa sedda 'e sos carros di Oliena

di Marcello Cabriolu
Ph Internet

Individuato l’isolato - che ricorda fortemente gli ambienti complessi di Serra Orrios a Dorgali oppure quelli di Su Romanzesu a Bitti - si decise nel 1977 di dare l’avvio agli scavi. L’area, sviluppata su una pendenza, a cui si può accedere da una scalinata creata migliaia di anni fa, si estende su un insieme di ambienti concentrati attorno a un unico cortile attraversato da un canale di scolo. Uno degli elementi degni di nota è il bagno termale, scoperto durante gli scavi del 1995, segno di un livello civile di riguardo. L’ambiente è di forma circolare con alzato di conci in basalto in mezzo ai quali, a un’altezza di circa 1 mt dal pavimento, si trova un filare di conci di calcare fissati tra loro tramite colate di piombo. Il filare di calcare venne utilizzato per creare una canaletta stagna in grado di distribuire l’acqua in tutto il vano. Nella faccia a vista dei massi di calcare vennero scolpite nove teste di ariete dal cui muso, tramite ugelli di piombo, l’acqua zampillava verso il centro dell’ambiente. Al centro della stanza, sul pavimento fatto di calcare e leggermente in pendenza, venne poggiata una base cilindrica sopra cui venne sistemata una vasca di arenaria con bordo rialzato e una fessura sul fondo a raccogliere il getto degli ugelli.

Un sedile anulare in basalto venne addossato alla parete e sotto uno dei seggi venne ricavata un’apertura per far defluire i liquidi in uscita dalla vasca. La parte superiore delle pareti venne rifinita con conci di basalto con faccia a vista obliqua, tali da far supporre che la volta del bagno termale fosse a tholos mentre l’ingresso del vano venne reso con una soglia in basalto e degli stipiti. Si presume che, quando il bagno termale cadde in disuso, questo spazio venne utilizzato come deposito di oggetti bronzei in quanto si rinvennero circa 150 kg di oggetti di bronzo frammentari con protomi taurine, cervine, vasi askoidi, asce, picconi, pannelle di rame e parecchie armi. All’esterno del vano si conservano un piccolo forno e la pavimentazione lastricata. Dell’isolato fa parte una vasca gradonata formata da conci in basalto, che richiama fortemente la vasca gradonata di Su Romanzesu di Bitti, sottratti probabilmente dallo smantellamento di un edificio precedente. 

Durante i lavori di pulizia dell’intorno dell’isolato è emerso un muraglione di quasi 3 metri di altezza, in cui si aprono i canali di scolo dell’agglomerato pertinenti sia al bagno termale che al cortile centrale, che circonda l’agglomerato. Anche in questa zona, a seguito degli scavi del 2002, è stato rinvenuto un secondo ambiente considerabile come un bagno termale: il sedile è rotondo e vi compare una vasca al centro. Data l’altezza di uno dei canali di scolo, di circa 1,20 mt, si può considerare realmente intenzionale, da parte dei costruttori, l’idea di creare ampi canali per poterli manutenzionare. All’esterno dell’isolato gli scavi hanno evidenziato diverse altre strutture che sottolineano l’ampiezza dell’insediamento, di gran lunga superiore al solo isolato ora evidente. All’interno del bosco, vicinissima alla strada e quasi in corrispondenza della piazzola di sosta, esterna all’area gestita dalla biglietteria, si individua il profilo di una Tomba dei Giganti, di cui appaiono ben chiari sia il corpo che l’esedra.

Il video è curato dalle aziende Teravista, per le riprese aeree e le elaborazioni 3D, e Seies Comunicazione e Design, per la modellazione, l'animazione e il rendering.
La ditta Sim Tech ha fornito il supporto tecnico e la consulenza per la costruzione del modello.
La società Geores di Roma ha collaborato alla realizzazione.
Copyrigt 2013-2014 Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano 

https://www.youtube.com/watch?v=iPC9lGP-rys 

Per informazioni:
Telefono: 349 5082766
Email: info@gestursardegna.com

 

2 commenti:

  1. Un riferimento temporale anche approssimativo? Un'idea di chi lo costruì?

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  2. Risale ad un periodo compreso tra il Bronzo Recente e la prima età del Ferro (secc. XII-IX a.C.)e fu costruito dalle popolazioni locali di cultura nuragica

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