di Museum Tempio Ampurias
L’antica Cattedrale di San Simplicio,
oggi innalzata al rango di “Basilica Minore” costituisce, da sempre, con
la chiesa di San Paolo uno dei due poli geografici dell’identità di
Olbia.
L’edificio romanico è testimonianza di
un intreccio di storie che si cristallizzarono nel XII secolo nelle
forme architettoniche che lo caratterizzano. La collina o temenos di San
Simplicio, localizzata fuori dal circuito urbano antico, fu utilizzata
fin dall’epoca fenicia (750 a.C.) come area cimiteriale e per il culto
di divinità legate alla morte e alla rinascita. Il luogo fu occupato, in
epoca imperiale romana, dallo sviluppo di un tempio dedicato al culto
di Cerere. Con il passaggio all’epoca Costantiniana e paleocristiana il
temenos di San Simplicio non perse la sua funzione e l’antico tempio
pagano fu rilanciato con il nuovo culto dei quattro Martiri olbiesi:
Simplicio, Diocleziano, Fiorenzo e Rosula, che trovarono in questo luogo
la loro sepoltura.
Gli spazi di culto furono completamente
rinnovati con l’edificazione dell’attuale struttura basilicale tra il
1113 e il 1140 a segnare la nuova funzione della città di Olbia quale
capitale del Giudicato di Gallura e della Diocesi di Civita.
La Basilica di San Simplicio, nella sua
austerità, nasconde un intrico di storie che il Museum Civitatense offre
ai visitatori, guidandoli a osservare con attenzione una miriade di
particolari che rivelano misteri non visibili ad uno sguardo
superficiale. La direzione dell’abside a Occidente è traccia delle
antiche strutture templari e del racconto delle devastazioni islamiche e
pisane che le abbatterono definitivamente, lasciandone pochi frammenti
ancora visibili tra i blocchi di granito delle murature medievali. La
disposizione a tre navate richiama le liturgie che riecheggiarono sotto
le sue volte e delle quali rimangono immagini nelle sinopie dell’abside.
Le forme del romanico tosco-lombardo riportano al legame con l’altra
sponda del Mediterraneo che fece del Giudicato di Gallura e della
Diocesi di Civita la propria testa di ponte nell’isola.
Il cuore della Basilica è occupato dal
culto dei Martiri olbiesi, i primi che in Sardegna caddero vittime della
persecuzione di Diocleziano. La fede in San Simplicio è testimoniata,
fin dalla prim’ora, dalle reliquie e tra queste dal sangue del martire
custodito fino ad oggi nella sua ampolla di alabastro sotto l’altare.
La visita guidata alla Basilica di San
Simplicio, primo polo del Museum Civitatense, permetterà al visitatore
di entrare nel cuore della storia, della cultura e dell’identità più
intime della città di Olbia.
- Dove:
- Olbia (OT), c/o Chiesa S. Simplicio
- Orari:
- dal Lunedi al venerdì dalle 09.30 alle 17.30 e il sabato dalle 09.30 alle 13:00.
- Domenica su prenotazione
- Per informazioni:
- (FR IT) +39 3456328150
- (EN) +39 3425129458
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