Ph D.Bacciu
L'antico villaggio di Guzzurra, si trova su una piccola collina che si affaccia sulla bellissima vallata del Monte Albo. A tutt'oggi si possono ancora vedere: l’edificio della direzione, gli alloggi degli
operai e una cisterna sotterranea per l’acqua. Vista l'importanza e la grandezza del sito, vi erano presenti un ospedale e una stazione dei Carabinieri.
La miniera legata al villaggio vede l'attività estrattiva in funzione nel XIX sec., nel 1845 infatti, fu concesso al nobile Antonino Guiso di Ozieri, di effettuare dei sondaggi alla ricerca della galena e nel 1852 fu aperta per le estrazioni dalla Società Gerard e Signe. Nel 1868 vede numerosi ampliamenti attraverso la creazione di numerose gallerie per intensificare l'attività estrattiva. Nonostante l'attività abbia portato buoni risultati, si arriva ad un periodo di costi troppo alti, sia per creare nuove gallerie e sia per portare nuovi macchinari e cosi, nel 1878 la miniera viene abbandonata. Nel 1902, la miniera viene presa in gestione dalla società Pertusola che ne prolunga l'attività sino al 1918. A partire dal 1919 gli unici lavori che vengono fatti sono quelli di messa in sicurezza e di manutenzione.
La concessione venne dichiarata decaduta con D.M. del 7 luglio 1927. Nella seconda metà del XX secolo, la società RI.MI.SA, effettuerà nuovi sondaggi alla ricerca con la speranza di trovare nuovi filoni di coltivazioni galenifere ma senza risultato. A seguito di questa deludente ricerca, la minera e il villaggio furono abbandonati per sempre.Si ha la sensazione di un abbandono silenzioso e di rispetto, verso qualcosa che ha dato vita e sostentamento a più di 100 persone. Gli edifici si presentano semidistrutti, dove i segni del tempo hanno fatto piano piano implodere parti delle strutture, senza una azione umana di abbattimento.
(fonte Roberto Curreli, La miniera di Guzzurra, in La gazzetta del Sulcis-Inglesiente; minieredoro.it)
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