Trascrizione Durdica Bacciu
da Itinerario dell'isola di Sardegna
Alberto La Marmora
"...Fin dal mese di Dicembre del 1867 fu in questo villaggio impiantato l'utilizio del telegrafo, lo che deve rendere un gran benefizio ai commercianti e ai passeggeri, perchè in questo modo non avranno da perdere il tempo aspettando nella spiaggia il vapore per ore e ore, mentre in questo modo potranno essere assicurati della partenza e dell'ora in cui si troverà nel porto.
Fin dal 5 aprile 1868 a rimorchio d'un vapore fu portata una caracca ossia cavafango destinata all'escavazione della bocca del porto per cui si era bilanziato la somma di L. 45,150, per pulire il canale della lunghezza di metri 575 per 15 o 20 metri di larghezza. Essa lavorò lentamente per qualche tempo, ma sarebbe stata un opera più lesta , se fin dal principio vi avessero mandato una draga a vapore come si è faito in questi ultimi anni. Fatta questa operazione si dovrebbe pensare a far deviareil corso del fiume, altrimenti coll'andare degli anni il canale sarà riempito nuovamente di sabbia.
Carta del Golfo di Olbia, allora Terranova, del 1739 opera del Craveri |
Il porto è ora accessibile, secondo la confessione dello stesso Ministro, fatta in Parlamento nel Dicembre 1873, mediante un canale scavato fino alla profondità di sei metri alle navi di portata di 600 tonnellate. I vapori però non rishiano finora di accostarsi alla cala.
Nell'uscir dal porto si trova un' isola detta delle Colonne, che si crede il sito da dove i romani estrassero le colonne per i templi di Olbia, che poi servirono per le Chiese. Terranova è sempre in progresso, vi hanno eretto tante cose signorili nel formarsi le quali vi hanno scoperto i pozzi antichi, che contengono l'acqua potabile di ottima qualità. I pozzi sono rotondi nelle bocche, che poi si slargano in quadratura, vi erano pure delle cisterne che i proprietari hanno utilizzato..."
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